Sukkòt

Una festa con mille sfaccettature, dal taglio brillante, come molte altre ricorenze importanti.

“L’Eterno parlò a Moshè: Parla ai figli d’Israele: il quindicesimo giorno di questo settimo mese sarà la festa di Suukòt, sette giorni in onore dell’Eterno”.

Detta anche la Festa delle Capanne. Le tre mitzvor: 1.Risiedere nelle capanne 2.Agitare le 4 specie (cedro, palma, mirto e salice) 3.Essere felici (limitare la tristezza).

Nell’immagine vediamo un anziano cingere le spalle d’un giovane, mentre un maggiore agita su di loro le 4 specie.

Ecco il piccolo grande segreto, per me di Sukkòt, che particolarmente mi è cara.

Non è facile esser felici, ancor meno sembrarlo quando si ha l’animo oppresso da mille cure, talora assai gravi.

Ma il Signore è con noi, ci solleva, ci assiste, ci cinge le spalle e ci consola, facendoci vedere il bello ed il buono attorno e sopra di noi. Ed infatti preghiamo “Hosha’anà !” “Aiutaci, Signore, per favore !”
E la Sua forza tutti noi illumina e sorregge, anche tra le peggiori ambasce.

Grazie Signore, nostro sostegno, nostra gioia.